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.Sashichi, dopo le mie spiegazioni, avanzó un'ipotesi più che legittima, supponendo che Athelar potesse essere stato preso in ostaggio e chi di dovere lo avesse poi torchiato fino ad avere le informazioni di cui avevano bisogno. Sashichi però non conosceva Athelar come il sottoscritto: era stato il mio mentore, il mio maestro, era stato sotto tutti gli aspetti possibili come un padre per me e se vi era una cosa di cui ero certo era che avrebbe preferito farsi tagliare tutti gli arti del corpo prima di confessare informazioni di questo tipo. Anche se non riuscivo comunque a spiegarmi cosa potesse averlo spinto ad un potenziale cambio di bandiera. Avrei potuto arrovellarmi per giorni, settimane, mesi senza arrivare però a una conclusione.
Non aprii bocca, lasciando che Sashichi proseguisse col suo resoconto. Gli elementi più strani del suo racconto furono due: il fatto che non fossero i soli intrusi nel complesso, i soli SeeD, e che fossero stati aiutati. Aspettai che finisse, prima di intervenire.
Gli unici a sapere di questa missione siamo noi, Kya, James, Sayem e il Preside. Oltre a qualche Spettro fidato che si è occupato della ricognizione. Dubito che qualcuno abbia parlato ma visto come stanno andando le cose ultimamente non lo escludo. Farò le mie indagini.
Passai una mano sul volto, lasciandola scorrere sulla bocca, come se mi stesse aiutando a pensare.
Un altro SeeD? Il Garden di Galbadia è l'ultimo rimasto e non vi è mai stato un Haziel qui dentro, a mia memoria. Non siamo mai stati dotati di tecnologia del genere tra l'altro. Mi risulta tutto nuovo. Il fatto che fosse lì, che si proclamasse SeeD e cercasse gli stessi progetti mi risulta molto, molto strano. Troppo strano per essere una semplice coincidenza. Così come il fatto che vi abbia offerto una via di fuga 'facile'. Chi vi ha aiutati?
Ero stato abbastanza diretto ed avevo pensato ad alta voce. Non chiesi però nulla sulla ferita a Sashichi, avrei atteso che fosse stato lui a parlarmene. Quella faccenda stava avendo un risvolto davvero strano.
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Annuì con approvazione alle parole di Rax sulle indagini, e non lo interruppe durante il suo flusso di pensieri. Comprensibile che avesse parecchie domande e dubbi, visto quello che gli aveva raccontato finora. Lo lasciò finire, e si prese qualche altro secondo ancora, prima di rispondere. «Haziel è sicuramente un nome in codice, forse addirittura inventato sul momento. E non si è dichiarato un SeeD in senso letterale, credo fosse solo una similitudine.» Fece una smorfia, riflettendo su un'eventualità che gli piaceva poco. «Una struttura simile al Garden, ma alleata con la Strega... o forse alleata con una terza fazione, o addirittura con nessuno. Questa è l'impressione che ne ho avuto io, perlomeno.» Sospirò, portando la mano al mento e incrociando lo sguardo di Rax. «Se ha fatto irruzione dagli Zevran, significa perlomeno che la sua fazione non è alleata con loro, ma neanche questo è sicuro. E dubito che i piani fossero il suo obiettivo... ma ci arriverò con ordine.»
Fece una pausa, e per prendere tempo riprese la bottiglietta per bere, ricordandosi solo dopo che l'aveva già svuotata. La ripose con disappunto, dando un colpetto di tosse. Aveva finito le tecniche di temporeggiamento. Rimase comunque in silenzio per qualche secondo, e sarebbe stato molto palese a chiunque — figurarsi a uno come Rax — che il cervello di Sashichi stava per metà cercando un modo per rimandare ulteriormente, e per metà cercando di convincersi a parlare. «Ci ha aiutato Yukiko,» disse la seconda metà del suo cervello, ritenendo giustamente che mettere la prima di fronte a un fatto compiuto fosse il metodo migliore per risolvere lo stallo. Vi fu comunque qualche altro breve istante di lotta interiore, prima che Sashichi continuasse il discorso. «Non so da dove fosse uscita. Immagino ci stesse seguendo... mi stesse seguendo. E credo lo stesse facendo da un po'... chiedi a Zack della questione del FungOngo, se non te ne ha già parlato a suo tempo.»
Fece una pausa, evitando accuratamente di incrociare lo sguardo di Rax, e guardando piuttosto verso un punto indefinito del soffitto. «Da lì successe tutto molto in fretta. Haziel smise molto rapidamente di rappresentare un problema, ma se ne presentò un altro. Appena fu chiaro che Haziel sarebbe stato sconfitto, delle esplosioni buttarono giù parzialmente i muri dell'edificio, e si presentò...» Fece una pausa, incerto. «Non so bene chi fosse. La sua prima mossa fu lanciare una... spada, credo, alle spalle di Yukiko.» Fece un'altra pausa, portandosi istintivamente la mano alla fasciatura che copriva l'occhio destro. «È così che mi sono procurato questo,» disse semplicemente, senza scendere nel dettaglio, dopo qualche istante. «Quindi, come puoi immaginare, la mia versione degli eventi da questo momento in poi non è particolarmente precisa o attendibile. Ma ho avuto modo di riflettere, e di farmi le mie idee.»
Fece un'altra pausa, riportando la mano al fianco, e continuando a non guardare Rax. «Il rapporto fra Haziel e il nuovo arrivato era quello di un allievo con un maestro... questo era chiaro dall'atteggiamento di entrambi. Non ho idea di che aspetto avesse, o come fosse armato, per una descrizione dovrai chiedere a Kya o James.» Chiuse l'occhio, riflettendo per qualche istante. «Il maestro ha rimproverato Haziel per la pietà dimostrata... immagino si riferisse alla sua offerta iniziale di lasciarci andare. E lo ha paragonato negativamente a qualcuno, proprio per la pietà. Non ha fatto nomi... un suo altro allievo, collega di Haziel, forse. Ci ha lasciato tenere i piani, dicendo che ce li eravamo meritati, e poi se ne sono andati entrambi.» Fece una pausa, scuotendo la testa e riaprendo l'occhio, pur tenendolo insistentemente sul muro. Non aveva la minima idea che ci fosse stato un passaggio di pendrive fra Haziel e il maestro, viste le sue condizioni al momento, ma questo sicuramente Rax sarebbe venuto a saperlo dai rapporti di Kya e James. «Per questo dico che quei piani non erano il suo obiettivo. Qualunque cosa Haziel fosse venuto lì a fare, o a prendere, l'aveva già fatto prima che ci imbattessimo in lui. Altrimenti non se ne sarebbero andati in quel modo. Il maestro in qualche modo stava osservando tutto già dall'inizio, ed è intervenuto solo per rimproverare Haziel e porre fine allo scontro. Una telecamera nel visore dell'esoscheletro di Haziel, forse...»
Fece un'altra pausa, più lunga e accompagnata da qualche colpo di tosse. «Poi se n'è andata anche Yukiko, lasciandoci lì. A quel punto ho perso i sensi, quindi non ho idea di come siamo tornati, o se sia successo qualcosa dopo.» Rimase in silenzio, fissando il muro e ripensando alle parole di Yukiko. Aveva rivissuto quella scena talmente tante volte che si ricordava il suo discorso a memoria, praticamente. Ma non aveva particolare desiderio di entrare nel dettaglio di quella questione, almeno per ora.. -
.Sashichi riprese con delle ipotesi accampate su Haziel, sull'origine del nome, con chi fosse alleato e altro ancora. Lì per lì era l'unico dei due che potesse lasciarsi andare ad elucubrazioni del genere, visto che ne sapeva più di me, oltre ad essere stato protagonista dei fatti. Lo lasciai parlare quindi, senza intervenire: mi sarei fatto un'idea in merito solo quando avrei finito di sentire le versioni di tutti i SeeD coinvolti. Sicuramente questo Haziel non aveva fatto un favore agli Zevran, andando a distruggere una struttura affiliata a loro, probabilmente c'era dell'altro sotto, o forse no. Ci sarebbero voluti degli studi e del tempo per capire. Fu quello che disse in seguito a lasciarmi senza parole: Yukiko, la sua mentore, la sua maestra, era ancora viva e lo aveva addirittura salvato.
Rimasi per qualche istante senza parole, senza sapere cosa dire. Un evento del genere avrebbe destabilizzato chiunque e Sashichi ovviamente non credevo ne fosse indenne, insomma in quanti ritornano dal mondo dei morti?
Il pezzo forte però doveva ancora arrivare: Haziel non era da solo e, a quanto diceva Sashichi, fu proprio questo secondo, anzi terzo intruso a capovolgere nuovamente la situazione e a procurare la ferita a Sashichi. Si mostró però stranamente accondiscendente quando si trattó dei progetti delle torrette, lasciandoli senza problemi in mano a Kya, James e Sashichi.
Rimasi in silenzio, cercando di riordinare tutte quelle informazioni e tirarci su un ipotesi sensata. Era successo di tutto. Non sarei entrato nella sfera personale di Sashichi, visto che Yukiko non l'aveva seguito seppur fosse intervenuta per salvarlo. Tuttavia una domanda era d'obbligo, gliel'avrei fatta più avanti.
Tutto ciò è assurdo ma deve esserci un filo logico che lega tutto. Di sicuro quei progetti non erano di loro interesse, se ve li hanno lasciati e, per come mi hai detto tu, non avrebbero faticato troppo a prenderseli se lo avessero voluto. Quindi deve esserci qualcos'altro sotto.
A quanto diceva Sashichi, Haziel e il terzo intruso dovevano essere allievo e maestro, ma non sapevo di niente di un duo del genere che potesse voler interferire con gli affari del Garden. Conoscere il loro legame poteva però essere un elemento utile in futuro, così come il fatto che si rapportassero al nome SeeD in un certo qual modo.
Non so come tu abbia preso il ritorno di Yukiko. Non ti chiederò nulla in proposito ma sappi che se e quando ne vorrai parlare io ci sarò. Voglio solo farti una domanda: credi che conoscesse già gli altri due? Non penso sia una minaccia per il Garden, stando a quando mi hai raccontato in passato, anzi, averla dalla nostra potrebbe essere un'ottima cosa.. -
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Annuì alle parole di Rax: c'era sicuramente qualcos'altro sotto, anche se, ora come ora, Sashichi non aveva la più pallida idea di cosa potesse essere, oltre alle brevi e generiche supposizioni che aveva fatto prima. Annuì nuovamente, stavolta in segno di ringraziamento o apprezzamento, più che di accordo, quando Rax si dichiarò disponibile a parlare di Yukiko in qualunque momento. Rimase in silenzio qualche secondo, prima di sospirare. «No, non credo conoscesse gli altri due. Non lo so per certo, ma il loro atteggiamento mi ha dato quest'impressione. E...» Fece una pausa, esitando. «...non credo sia dalla nostra parte. Ma non credo neanche che sia una minaccia per il Garden.»
Si fermò nuovamente, portando la mano a stringere il dorso del naso. «Yukiko mi ha fatto un discorso... strano,» disse, dopo qualche secondo di silenzio, «Ci ho ripensato talmente tante volte che lo saprei recitare a memoria, ma c'è qualcosa che non mi torna in quello che ha detto, che ha fatto, ma non riesco a capire cosa esattamente. Te ne parlerò più avanti, ma prima devo vederci chiaro io stesso. Kya e James potranno sicuramente raccontarti la scena e le loro impressioni, ma io preferirei evitare. Non per non ripensarci,» disse sospirando, e voltandosi di nuovo verso Rax dopo averne evitato lo sguardo fino ad allora, «Quello è inevitabile. Ma dire qualcosa ad alta voce significa diventarne più convinti rispetto a prima, e non voglio esprimere opinioni prima di averle effettivamente formate nella mia testa.» Sospirò di nuovo, scuotendo la testa. «Non so se tutto questo discorso ha senso per te, o è comprensibile, ma non saprei come altro dirlo. Prima di parlarne devo elaborare tutto quello che è successo.». -
.A giudicare da come ne parlava Sashichi, il discorso, le parole che Yukiko gli aveva rivolto non erano state poi così belle. Probabilmente quello era il motivo per cui non l'aveva seguito, date la sue condizioni, cosa che già in partenza mi era sembrata molto strana, non appena Sashichi parlò del suo intervento. La cosa venne confermata anche dal fatto che Sashichi stesso non pensava che potesse schierarsi col Garden. Era più la situazione che si era creata con Yukiko che sembrava aver turbato Sashichi, più che della quasi certa perdita del suo occhio. Era comunque comprensibile ciò che il ragazzo mi aveva detto qualche istante prima: tutto ciò che gli serviva era del tempo per metabolizzare tutto, per assimilare cosa fosse realmente successo... Ed era realmente successo di tutto. Sashichi però era forte, forse più di quanto lui stesso credeva ed ero quasi certo che ci avrebbe messo molto di meno a riprendersi, rispetto a quanto comunemente ci si poteva aspettare.
Hai tutta la mia comprensione, Sashichi. Prenditi tutto il tempo che ti serve, per ristabilirti sia fisicamente che mentalmente.
Mi alzai dalla sedia, poggiando delicatamente la mano destra sulla sua spalla.
Parleremo quando sarai pronto. Pensa solo a riprenderti e a tornare più tosto di prima.
Se non gli sarebbe servito altro, acqua, cibo o robe del genere, lo avrei salutato, ripromettendomi di avergli fatto visita più in là per sincerarmi delle sue condizioni..
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