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.CITAZIONE"Parlato"
°° Pensato °°
" Parlato di altri "
Forse non con poca "emozione", il SeeD di fronte a lui iniziò a canticchiare qualcosa. Non prestò però particolare attenzione al SeeD in se: si concentrò su ciò che Sashichi stava facendo, sulla melodia che stava riproducendo, e sin dai primi tentativi iniziò a pizzicare con delicatezza le corde della chitarra, trovando la tonalità in cui il SeeD, con la sua voce, si stava muovendo.
Era qualcosa che nasceva dalla sua testa, e non era particolarmente "difficile" a livello melodico... ma era intenso, era... personale. Molto bello, e malinconico. L'attenzione prestata alle note di Sashichi si trasformò in intervalli di quinta sulle dita del professore per l'accompagnamento, e in rivolti e armonizzazioni di terze per renderla ancora più "viva". Non sempre, però, e non in maniera "prepotente": quella melodia parlava già molto da se, serviva solamente... accompagnarla, appunto. Il lavoro del musicista che c'era dietro era sicuramente un buon lavoro, ma non era poi così "necessario", probabilmente.
Qualche abbellimento fatto di slide, di piccoli rake, di pause... le target note venivano da sole, e il finale "rallentato" e privato di dinamica si disegnò nella mente di Zack dopo che Sashichi ebbe ripetuto la melodia più volte.
" Ok, dovremmo esserci. Adesso la faccio dall'inizio alla fine, dovrei aver tutto in mente. Mi dici che cosa ne pensi e se vuoi te la posso registrare e inviare. "
Con una serietà che difficilmente scaturiva dagli occhi del professore, Zack iniziò a suonare tutto ciò che aveva ascoltato e sentito. Sia da Sashichi, sia da dentro di se.
Non appena ebbe finito si fermò qualche istante, senza dire nulla e con il capo chino, per dare il tempo a Sashichi di pensare e riflettere su ciò che aveva ascoltato.
Anzi, non disse nulla, e si limitò a sollevare gli occhi verso il SeeD. In attesa del "verdetto".
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Ci volle un po' di tempo, date le manifeste difficoltà di Sashichi e le sue continue correzioni, ma meno di quanto avesse inizialmente temuto e messo in conto: Zack gli sembrava proprio un bravo musicista. Anche se, si trovò a riflettere in un secondo tempo, forse sembrava bravo a lui perché non capiva niente di musica e quindi si faceva impressionare da cose che per un esperto in realtà erano semplici? Avrebbe dovuto chiedere a qualcuno di competente per saperlo... ma aveva importanza?
Quello che contava era che avessero raggiunto un risultato, e che la parte difficile — per lui, almeno — era finita: poteva smettere di concentrarsi su questioni melodiche che andavano oltre la sua sfera di competenza e interesse, e limitarsi semplicemente ad ascoltare il risultato finale, non più solo a pezzetti ma insieme, senza interruzioni. Annuì per mostrarsi d'accordo e pronto, e chiuse l'occhio, mentre Zack metteva nuovamente mano alla chitarra.
Quando l'ultima nota smise di risuonare dentro la stanza, Sashichi aveva ancora l'occhio chiuso. L'espressione faceva quasi pensare che ci fossero più forze in lotta dentro di lui, anche se sarebbe stato difficile capire quali, e che nessuna di queste forze fosse in grado di vincere le altre. Alla fine, dopo qualche secondo, sembrò riuscire a cancellare le tracce di questa lotta, riprendendo un'espressione più o meno neutra, e riaprendo l'occhio.
«Perfetta,» disse semplicemente, riuscendo a celare un certo grado di emozione soltanto grazie alla brevità dell'enunciato. Non sarebbe stato troppo difficile, però, per uno sguardo attento, notare che l'occhio di Sashichi aveva una certa lucidità che di sicuro non c'era, quattro minuti prima.. -
.CITAZIONE"Parlato"
°° Pensato °°
" Parlato di altri "
" Perfetta, "
Le labbra di Sashichi si schiusero nel verdetto, e Zack sorrise, in maniera sincera, nell'ascoltare la risposta del compagno. Gli venne il dubbio, al momento del "perfetta" di Sashichi, se il SeeD non si fosse emozionato seriamente... e ne ebbe la conferma "curiosando" tra i colori dell'unico occhio scoperto del SeeD. Quasi per evitare di entrare troppo tra le linee dell'emozione del compagno. Zack abbassò lo sguardo e poi voltò lo sguardo verso il computer posto sulla scrivania.
" Sono felice che ti piaccia, ci siamo riusciti. "
Sfruttò una breve pausa per aprire lo schermo del notebook e per accenderlo.
" Te la registro qui al volo e poi te la invio. Che ne dici? ". -
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«Sono felice che ti piaccia, ci siamo riusciti.»
Annuì brevemente all'affermazione di Zack, distogliendo leggermente lo sguardo per fare in modo di rivolgergli soltanto l'occhio bendato per qualche secondo. Quando tornò a guardarlo normalmente, quella sorta di lucidità di poco prima era completamente sparita, forse per conto proprio, o forse per un rapido movimento della mano che Sashichi era riuscito a far passare completamente inosservato.
Spostò lo sguardo sul notebook, aggrottando la fronte, incerto sul motivo per cui Zack lo stesse aprendo, ma il professore si spiegò subito.
«Uhm... certo, va bene,» rispose Sashichi, con una nota di esitazione nella voce. Zack questo non poteva saperlo, ma la nota di esitazione era dovuta al fatto che non era sicurissimo di come gliel'avrebbe inviato, dato che non aveva un dispositivo proprio. Ma era preparato anche a questa evenienza, per cui senza dire nulla tirò fuori da una delle proprie tasche un piccolo oggetto rosso e rettangolare, che aveva tutta l'aria di essere una sorta di lettore MP3, piuttosto vecchio e graffiato, evidentemente segnato da tanti anni di uso, ma altrettanto evidentemente ancora funzionante. Senza interrompere Zack in quello che stava facendo, lo posò sulla scrivania, accanto al computer..
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