- Rise Of The Witch Chronicles -

Gabriel Eamon (I)

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    GABRIEL EAMON


    Non ricordava da quanto tempo non avesse avuto una giornata libera in quel modo. Libera da impegni amministrativi, libera da impegni sul campo… non era stato facile, soprattutto dopo l’attacco massiccio che la Strega aveva portato, grazie agli Zevran, al Garden di Galbadia.
    Le forze nemiche si erano spinte troppo in là, stavano superando le frontiere e nonostante Galbadia potesse contare sull’esercito, sui SeeD, sulle nuove reclute che erano sempre più presenti e pronte “all’uso”… la tecnologia di Esthar e i nuovi alleati di Artemisia li avevano portati lì. Davanti la porta di casa.

    ” … “

    Non ricordava da quanto tempo non avesse avuto una giornata libera, eppure Gabriel era ancora lì. Come qualsiasi altro giorno, fino a sera tardi. Sul suo scranno a sfogliare scartoffie, fare telefonate, sincerarsi che tutto potesse essere al suo posto. E che chi di dovere potesse informarlo sul perché quell’affare era tanto agognato dalla Strega. Perché sì, gli Zevran e l’esercito di Artemisia erano in gran numero… ma le perdite subite erano state notevoli, per loro. Quell’affare valeva così tanto, per “sua altezza imperiale”?

    ” …Nggh… merda. “

    Il viso di Gabriel assunse un’espressione corrucciata, affaticata. Il preside strinse i denti e poi il pugno destro, mentre con la sinistra abbandonava il foglio scritto sulla risma di altrettanti fogliacci davanti a lui. Inspirò a fondo con il naso ed espirò con la bocca, poggiando la mano all’altezza del petto.
    La sensazione di “saturazione” si fermò dopo pochi istanti, ma era diverso tempo che il suo corpo non la subiva in quel modo così intenso.
    Osservò il telefono poggiato sulla scrivania, poi guardò l’orario sull’orologio a muro. Le sette e mezzo.
    Premette il tasto della reception e attese pochi secondi.

    ” Kim Davis! Signore? “

    ” Kim, contatta Fryderyk e mandalo qui. “

    ” Mmmm ma signore, Fryderyk ha l’elicottero per Trabia tra poco più di mezz’ora, credo sia già fuor… “

    ” È importante. Fallo salire. “

    ” … Ok. “

    Chiuse la comunicazione immediatamente dopo la risposta sospirata della receptionist. Giunse le mani e poggiò il mento sopra le nocche, chiudendo gli occhi. Era giunto il momento di parlarne con la persona che fosse indubbiamente la più adatta… nonostante tutto.
    Stette in quella posizione fino a che la porta automatica della presidenza non si aprì. Gabriel schiuse le palpebre. Nella penombra dell’ingresso, Fryderyk era immobile nel suo completo rosso. I suoi passi erano stati così silenziosi che Gabriel non li aveva uditi minimamente.

    ” Signore. “

    ” Dobbiamo parlare. “
     
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